La prima fase della pandemia ha relegato i lavoratori all’interno delle mura domestiche, all’insegna dell’isolamento. Abbiamo tutti sofferto per la mancanza di interazioni sociali (che sia una chiacchiera tra i corridoi o alla macchinetta del caffè) e ora più che mai sentiamo la necessità di porre un confine tra gli spazi abitativi e quelli lavorativi. Si rientra gradualmente negli uffici, non tutti però riaprono i battenti e per molti il lavoro in remoto continua. Una soluzione però c’è, si chiama coworking.
Di certo non una novità post pandemia, ma trattandosi di un nuovo stile di lavoro basato non solo sulla condivisione di spazi e servizi, ma anche sulla creazione di relazioni, di questi tempi, pare essere la soluzione ottimale per limitare l’alienazione frutto di ore di lavoro in solitudine. Ma Capiamo meglio di cosa si tratta.
Gli spazi di coworking generalmente si inseriscono in grandi strutture open space e offrono postazioni di lavoro condivise da impiegati di aziende diverse tra loro, da startup, da liberi professionisti, studenti o da chiunque abbia voglia o necessità di lavorare in compagnia in un ambiente stimolante.
Flessibilità e convenienza
Pagando una sorta di “affitto” – che può essere giornaliero, mensile o annuale – i costi fissi vengono abbattuti. Tutto è compreso nel prezzo: la propria postazione privata, wifi, luce, riscaldamento, spesso anche servizio portineria oltre al necessario per lavorare come in ufficio, se non meglio. Possono essere inoltre fornite, in base alle singole esigenze, sale riunioni di varia capienza, salette private per telefonate o colloqui che richiedano totale privacy.
Non mancano le zone dedicate alla socialità: aree relax dove poter pranzare, bere un caffè e fare quattro chiacchiere con colleghi e non. Il punto forte di queste strutture è infatti la possibilità di creare nuove amicizie e nuove opportunità di collaborazioni professionali, scambiarsi idee e apprendere da professionisti che operano in altri settori.
Ma non finisce qui! Il coworking non chiede di timbrare il cartellino e le occasioni in cui accedervi non si limitano alla sfera professionale. Le sale possono ospitare anche eventi culturali, conferenze, corsi di formazione o workshop.
Oltre a queste strutture a pagamento, è sempre più di tendenza, soprattutto nelle grandi città dove gli spazi lo consentono, mettere a disposizione della clientela di bar, ristoranti o Centri Commerciali, spazi di questo tipo con postazioni lavoro o studio dotate di connessione wifi e prese di corrente: lavorare con un buon caffé fumante servito al tavolo è un piccolo, grande privilegio!
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